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La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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FRANCIA E SPAGNA IN CAMPER

Follie a Pamplona, surf sull'Atlantico e kayak nell'Ardèche
Itinerari di viaggio, escursionismo, kayak e vela in Italia e nel mondo

PAMPLONA E I PAESI BASCHI: FOTO E DIARIO DI VIAGGIO

Qui sotto alcune delle foto più affascinanti tratte da questa vacanza in camper in Francia e Spagna, in particolare nei Paesi Baschi. Segue un divertente e interessante diario di viaggio pieno di informazioni e aneddoti che descrive l'intero itinerario. Se non le avete ancora lette, date un'occhiate alle informazioni di viaggio e alla mappa dell'itinerario qui: www.wildtrips.net/francia-spagna-camper.htm.

Hendaye
Hendaye

PAMPLONA E PAESI BASCHI: DIARIO DI VIAGGIO

Un venerdì sera di luglio lasciammo la Riviera Ligure e con smania e gioiosa assenza di programmi partimmo in direzione Spagna a bordo di un furgone camperizzato col tetto a soffietto. Dopo cinque ore di noiosa autostrada tra Liguria e Costa Azzurra, ci fermammo ad Aix-en-Provence quando era ormai l’una di notte.
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
Il mattino dopo, facemmo due passi nel grazioso centro città e ripartimmo presto, alternandoci alla guida. Superammo Montpellier, Narbonne, Carcassonne, Tolosa, Pau… e di pomeriggio finalmente lasciammo le autostrade e ci dirigemmo verso i Pirenei. Ci fermammo nell’affascinante paese medievale di Saint-Jean-Pied-de-Port: da questa cittadina parte il lungo e intenso Cammino di Santiago. C'erano molti turisti a visitare la sua bella cittadella storica.

St Jean Pied De Port
St Jean Pied De Port - Questa cittadina pittoresca rappresenta un punto di partenza per il Cammino di Santiago.
Pochi chilometri dopo arrivammo al Passo di Roncisvalle e quindi in Spagna. Scendemmo verso Pamplona, che era la destinazione principale del nostro itinerario di viaggio nei Paesi Baschi. Erano le sette di sera quando entrammo in città, accolti da immagini surreali. Gruppi di centinaia di persone, tutte vestite di bianco con cinture e fazzoletti rossi, ci attraversavano la strada. Era infatti il primo giorno della settimana di festa di San Firmino, quella raccontata da Hemingway nel romanzo Fiesta.
Pamplona San Firmino
Pamplona - San Fermin - Tutte le strade del centro di Pamplona si riempiono di gente, nella settimana di festa di San Firmino.
Parcheggiammo vicino ad altri camper, in una vasta area, poco lontana dal centro, dedicata ai viaggiatori vagabondi. L’igiene era qui un lontano ricordo: la gente ubriaca dormiva nei prati, che erano pure i bagni!
Salimmo fino alle mura di Pamplona e al suo centro storico. Era un autentico sfascio. Vicoli pieni, gente ubriaca, musica alti, balli, odori forti
A Pamplona, durante la settimana di San Firmino, tutte le mattine alle 8 viene tenuto l’encierro, la corsa coi tori. Era la prima domenica di festa, quindi c’era parecchia confusione: baschi, turisti, corridori e rottami ubriachi della notte prima. Per trovare un buon posto, c'eravamo dunque svegliati molto presto, alle 6. C’era gente arrampicata ovunque. Molti erano in strada, dove correvano i tori, per correre con loro e provare a toccargli le corna. La polizia cacciava di malo modo dalla via quelli troppo ubriachi o chi indossava uno zaino. La gente appollaiata sulle recinzioni veniva buttata in strada. I tori apparvero all’improvviso, imponenti e veloci, e qualcuno cadde per terra, senza gravi incidenti. Poco dopo passarono delle mucche, correndo, ma nessuno le considerò. Hashtag sessismo.
La “Plaza de Toros” era la meta finale della corsa. Nella confusione trovammo posto sulle ringhiere delle gradinate.
Pamplona Plaza De Toros
Pamplona - Plaza De Toros - Nell'arena di Pamplona si svolgono spettacolo tanto eccitanti quanto discutibili.
Le tribune erano colme di spettatori che cantavano e urlavano, mentre quelli nell’arena inseguivano i tori che a turno, uno per volta, venivano rilasciati nella Plaza de Toros. Diverse persone nell'arena finivano gambe all'aria e a uno furono portati via i pantaloni, con gran divertimento del pubblico.
Pamplona Bull
Un toro di Pamplona - Un brutto momento per una persona, ma un gran momento per la folla.
Lasciammo l’arena e il delirio continuò per la città. Feste e gente ad ogni ora. Fu il momento delle processioni tradizionali di Pamplona, manifestazioni insolite coi crocifissi che s’alternavano a sagome che prendevano in giro vescovi e papi. C’erano bande di musica religiosa e bande goliardiche, si ballava rideva e festeggiava.
San Fermin
San Firmino - Per la città si svolgono curiose processioni.
Dopo pranzo tornammo al pullmino e lasciammo Pamplona dirigendoci verso San Sebastian, bella città basca sulla costa settentrionale della Spagna. Un’ora dopo eravamo sulla bellissima baia della Concha, su cui si affaccia la città. L’arco di spiaggia è frequentatissimo e chiuso da due promontori e un isolotto. Girammo per il centro, fermandoci poi sulla spiaggia della seconda baia di San Sebastian, quella di Zurriola.
San Sebastian
San Sebastian - Probabilmente una delle migliori spiagge cittadine del mondo.
Cenammo con dei pintxos (ovvero le tapas di San Sebastian), che sono gustosi piatti di assaggi, e dormimmo in campeggio. Il giorno dopo noleggiammo tre canoe e pagaiammo lungo le selvagge scogliere a ovest della città.
Pays Basque
Paesi baschi - Un giro in canoa può portare ad esplorare tratti di costa inabitati e scogliere spettacolari.
Fu un bell'itinerario di tre ore, sulla bella costa dell'Oceano Atlantico, in fondo al Golfo di Biscaglia.
Kayak San Sebastian
Kayak a San Sebastian
Per ammirare uno splendido panorama di San Sebastian bisogna andare sul Monte Igeldo. L’ingresso è a pagamento e sulla cima ci sono un parco giochi e un immenso hotel, ma ne vale la pena per la vista sulla baia della Concha.
San Sebastian
San Sebastian dal Monte Igeldo
Riprendemmo il nostro itinerario di viaggio in camper lungo la costa, verso ovest, ammirando begli scorci e belle spiagge, ma anche cittadine rovinate da un’eccessiva cementificazione, come a Zarautz, che era però pure un paradiso per i surfisti, col suo lunghissimo spiaggione.
Pays Basque
Paesi Baschi
Getaria era più piccola e caratteristica, col suo porticciolo. Zumaia era molto costruita, ma affascinava per le vicine scogliere.
Quando fu sera ci fermammo a cenare a Mutriku, un caratteristico paesino di pescatori con un orrido grattacielo in mezzo.
Dopo una notte in un parcheggio, ammirammo la bella spiaggia di Barreiatua, poco prima di Ondarroa (sono tutte località dei Paesi Baschi, lo giuro, non sto inventando nomi a caso).
Flyboard
Flyboard
Continuammo poi la vacanza lungo la tortuosa strada sul mare. Ora la costa era più selvaggia, priva di spazi dove costruire e rovinarla. Quando arrivammo in vista di Lekeitio ci fermammo ad ammirare un bel panorama.
Lekeitio
Lekeitio - Una bella cittadina sul mare con possibilità di surfare.
Parcheggiammo e iniziammo a camminare in un bosco prima e su un ampio prato verde poi, scoprendo angoli di paesaggio davvero notevoli, tra i più belli del nostro itinerario di viaggio nel nord della Spagna. Lekeitio sembrava una bella cittadina, molto costruita, ovviamente, ma non rovinata.
Lekeitio
Lekeitio
Davanti alla spiaggia c’era un isolotto collegato alla terraferma da una lingua di sabbia. Andammo a visitarlo, ma presto la marea iniziò a salire e ci affrettammo a tornare indietro. Si potevano affittare tavole da surf e da SUP.
Lekeitio Island
Isola di Lekeitio
A metà pomeriggio riprendemmo il camper e in autostrada arrivammo fino a Bilbao, una delle città più grandi dei Paesi Baschi, ma fu sorprendentemente semplice arrivare in centro e parcheggiare a due passi dal Guggenheim Museum.
Bilbao Guggenheim Museum
Museo Guggenheim di Bilbao
Questo originale edificio, costruito nel 1997 per ridare lustro al lungofiume di Bilbao, è uno dei massimi esempi di architettura moderna. Le curve delle sue pareti di lamiera hanno forme sorprendenti e riflettono la luce del sole e i colori cangianti del fiume.
Bilbao
Bilbao - Una città con una sua storia, ma moderna e vivibile, da visitare.
Bilbao Guggenheim Museum
Museo Guggenheim di Bilbao
Bilbao era una bella città, ben tenuta, ricca, che coniugava storia e modernità.
Bilbao
Bilbao
Bilbao
Bilbao - Un posto originale per il SUP.
C’erano numerosi ristoranti che offrivano menù tra i quindici e venticinque euro. Scegliemmo quello che ci attirava di più e cenammo all’aperto, in un vicolo vivace, sentendoci proprio in vacanza, e a Bilbao per di più.
Il mattino dopo guidammo fino a Zarautz, dove affittammo due tavole da surf.
Lasciammo la gigantesca spiaggia e guidammo fino a Pamplona. Arrivammo verso le 5 del pomeriggio con l’obiettivo d’assistere alla corrida. Infatti, tutte le sere alle sei, durante la settimana di San Firmino, i tori che hanno corso al mattino nell’encierro vengono uccisi nella Plaza de Toros. In linea di principio, non approvavamo lo spettacolo, ma volevamo farci un’idea di persona.
Essendo una sera infrasettimanale c'era un po' meno confusione, ma per trovare i biglietti dovemmo affidarci al bagarinaggio, spendendo tra 20 e 35 euro a testa.
Corrida
Corrida - Lo spettacolo nell'arena è crudele, ma in parallelo si svolge uno spettacolo follemente divertente sugli spalti: il pubblico spagnolo impazzisce letteralmente tra alcol, cibo, scherzi e canzoni.
Per un itinerario di viaggio nei Paesi Baschi la corrida è imperdibile, ma fu anche uno spettacolo crudo, in cui il toro era affrontato a turno dal picador, un cavaliere con una lunga lancia, dai banderilleros, che gli correvano incontro e gli infilzavano le banderillas nel collo, dai peones, che coi drappi stancavano e distraevano il toro, e infine dal matador. Era lui, ovviamente, il centro dello spettacolo della corrida.
Pamplona Corrida
Pamplona - Corrida
Tuttavia, questo non era un bravo matador: mancò il colpo finale con la spada varie volte e venne fischiato dal pubblico. Alla fine, il povero toro fu ucciso da uno dei peones. Fu uno spettacolo per noi impressionante, ma il pubblico sugli spalti beveve e mangiava e rideva e cantava e festeggiava in un bellissimo delirio collettivo. Ci furono poi altri 5 tori, con matador più o meno bravi, ma noi preferimmo concentrarci sul simpatico pubblico festante.
Lasciata la corrida continuammo la vacanza nei Paesi Baschi caratteristici girando per Pamplona. Le strade del centro erano sempre in festa.
Il giorno dopo, invece, abbandonammo i Paesi Baschi iberici e ci fermammo a Hendaye, in Francia, subito dopo il confine.
Hendaye
Hendaye - La parte francese dei Paesi Baschi presenta paesaggi notevoli.
Qui facemmo una camminata verso la costa selvaggia a est della città. L’ampia baia era infatti chiusa da un piccolo promontorio verdeggiante dalle pareti scoscese. Continuando a piedi dalla lunga spiaggia fino a sotto le scogliere incontrammo paesaggi magnifici.
Hendaye
Hendaye
A un certo punto decidemmo di salire ripide tracce di sentiero fino alla cima delle scogliere. Qui incontrammo sentieri battuti e prati verdi. C’era una splendida vista.
Hendaye
Hendaye
Concludemmo il nostro giro ad anello tra mare e colline e ripartimmo. Guidammo fino alla vicina St Jean de Luz, dove trovammo posto in un bel campeggio sul mare, ci tuffammo nell’Atlantico, che quel luglio era particolarmente caldo, e camminammo per il caratteristico centro di Saint Jean de Luz.
Saint Jean De Luz
Saint Jean De Luz - Una cittadina attraente piena d'ottimi ristoranti di pesce.
C’erano numerosi turisti che affollavano i ristoranti. Ne scegliemmo uno in base ai menù a prezzo fisso. Mangiammo conchiglie e lumache e cozze di primo e una ricca zuppa di pesce di secondo. Dopo la mousse al cioccolato, ci alzammo da tavola soddisfatti: una cena più tipicamente francese non era possibile.
Il mattino dopo ci svegliammo con la prospettiva di guidare per parecchi chilometri. Volevamo fermarci a Biarritz per una pausa, ma a causa dell’intenso traffico non trovammo parcheggio. Allora, all'insegna della più folle improvvisazione dell'itinerario, salutammo i Paesi Baschi, prendemmo l’autostrada e andammo in Camargue, distante 570 chilometri. Dopo sei ore d’auto trovammo facilmente posteggio, a Saintes Maries de la Mer.
Saintes Maries de la Mer è una bella cittadina sul mare, molto particolare con le sue case bianche. Vedemmo tra l'altro diversi cavalli: tra le maggiori attrattive turistiche della Camargue ci sono le cavalcate sui sentieri, tra le paludi e i fenicotteri rosa.
Camper
Camper in Camargue
Dopo avere dormito in un posto appartato, ci svegliammo in un bel paesaggio paludoso, tra specchi d’acqua stagnante e tranquilli fenicotteri. Vagammo per un po’ per quel caratteristico panorama della Camargue, quindi continuammo il nostro viaggio nell'Ardèche... di cui parliamo qui, con informazioni, foto e diario di viaggio sulla discesa in canoa dell'Ardeche.
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