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La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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INDONESIA

Diario del viaggio in auto attraverso Giava e Bali, incontrando popolazioni indigene e paesaggi da togliere il fiato
Itinerari di viaggio, escursionismo, kayak e vela in Italia e nel mondo

INDONESIA: FOTO E DIARIO DI VIAGGIO

Qui sotto alcune delle foto più affascinanti dalla Indonesia e un divertente e interessante diario di viaggio pieno di informazioni e aneddoti che descrive l'intero itinerario. Se non le avete ancora lette, date un'occhiate alle informazioni di viaggio e alla mappa dell'itinerario qui: www.wildtrips.net/indonesia-it.htm.

Bromo Volcano
Vulcano Bromo - Uno dei molti vulcani attivi, piuttosto catastrofici, dell'isola di Giava.

DIARIO DI VIAGGIO IN INDONESIA

L'arcipelago indonesiano è un affascinante insieme d'isole e isolette tra Oceano Indiano e Oceano Pacifico, buona parte delle quali meritevoli di una vacanza. Nell'organizzazione di un itinerario di viaggio in Indonesia bisogna quindi decidere quali isole visitare: Bali e Lombok, le piu' turistiche? Giava, la piu' popolata? Le selvagge Sumatra, Borneo e Sulawesi?
Noi decidemmo per un itinerario particolare che posso raccomandare a parte qualche correzione. Iniziammo la vacanza da Kuala Lumpur, in Malesia, perché i voli erano più economici. Da "KL" avremmo poi raggiunto Singapore via terra e da lì, grazie ai voli low cost dell'ottima Air Asia, Giava e Bali.
La visita di Kuala Lumpur fu una prima esperienza interessante nella nostra vacanza asiatica; grattacieli, mercati, templi, cibo esotico...

Kuala Lumpur
Kuala Lumpur - La capitale della Malaysia è piena di mercatini, grattacieli, templi e contraddizioni.
Di Kuala Lumpur ci colpì inoltre il caldo afoso. Camminando attraverso un parco cittadino, praticamente una piccola giungla, raggiungemmo la Torre Menara e la sua terrazza panoramica a 276 metri d'altezza, dalla quale s'ammiravano i grattacieli della città, tra cui le famose Petronas Towers. Nel tardo pomeriggio girammo per vivaci mercatini caratteristici, che la sera si trasformavano nella fiera del cibo a buon mercato.
Il giorno dopo ci spostammo col treno per raggiungere la stazione degli autobus a lungo raggio di Kuala Lumpur, che si trovava fuori città. Da qui partimmo in pullman verso Singapore: sei ore di viaggio più il passaggio alla dogana.
Arrivammo al tramonto e subito la moderna Singapore ci colpì.
Singapore Marina Bay
Singapore, Marina Bay - Il grattacielo Marina Sands è il più strano di tutti.
Gli alloggi economici erano quasi tutti pieni. Il mondo in vacanza a Singapore? Trovammo infine un motel sporchissimo, che però vinse l'ambito premio di "Camera più sudicia e sgradevole della vacanza", come si vedrà nel seguito di questo diario di viaggio.
La sera visitammo a piedi l'illuminatissimo Clarke Quay, una delle zone più vivaci della città. Si trovava lungo il fiume Singapore ed era un bel colpo d'occhio: le luci dei bar sul lungofiume e quelle dei grattacieli si riflettevano sull'acqua in una miriadi di giochi di colore. C'erano locali originali e una certa allegria. Non mancavano i turisti in vacanza, alcuni dei quali italiani.
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
Il giorno dopo, sempre seguendo il fiume Singapore, raggiungemmo Marina Bay, lo specchio d'acqua attorno a cui una giungla di grattacieli crea una delle skyline più spettacolari del mondo, meta fissa per un itinerario di viaggio a Singapore. Fu una bella passeggiata sotto a un sole caldo, ma non troppo. Su un lato della baia svettava il Marina Bay Sands, un insieme di tre grattacieli collegati sulla cima da un'enorme struttura a forma di nave, struttura sulla quale una piscina a sfioro e dei bar fornivano uno spettacolo davvero unico. Salimmo fino sul tetto, visitando la parte accessibile a tutti, mentre le piscine erano per l'hotel, turisti ricchi che in un giorno spendevano quanto noi in tutta la vacanza.
Singapore
Singapore - Una città moderna e vivace.
Di pomeriggio facemmo wakeboard e wakeskate (sci d'acqua, ma con tavola o skate) in un impianto chiamato Ski 360 degree: fu il momento sportivo del nostro itinerario di viaggio in Indonesia (anche se eravamo a Singapore).
Ritornammo poi a Marina Bay, che a partire dal tramonto si trasformava, nella zona dell'Esplanade, in un vivace luogo di divertimento con ristoranti, bar e musica dal vivo.
Singapore
Singapore skyline - Oltre alla vista, Marina Bay offre concerti dal vivo e validi ristoranti che la rendono, nella zona dell'Esplanade, una destinazione ideale per le vostre serate a Singapore.
Questa zona moderna è ben tenuta e, a partire dalla musica, "occidentalizzata", ma camminando per il centro di Singapore trovammo anche i tradizionali mercatini asiatici.
Il mattino dopo, Air Asia ci portò da Singapore a Yogyakarta, nella parte centrale dell'isola di Giava, in Indonesia. Già, proprio l'Indonesia, la meta del nostro itinerario di viaggio di cui questo diario dovrebbe in teoria parlare (ecco, ora inizia).
A Yogyakarta, l'arrivo all'aeroporto non fu come ci aspettavamo, volevamo informazioni e auto a noleggio, ma in realtà non c'era nulla: ci sentivamo più persi che in vacanza.

Alla fine trovammo l'autonoleggio Avis in una strada non distante dall'aeroporto, dove affittammo una Toyota Avanza, un SUV di scarsa bellezza prodotto in Indonesia, da riconsegnare a Surabaya, nella parte est di Giava.
Visitammo il centro e il palazzo del Sultano, trovammo un lussuoso albergo a 12 euro a testa per la notte, camminammo per i quartieri poveri.
Yogyakarta
Yogyakarta - Arrivati in Indonesia, nell'isola di Giava, si trova un ambiente ben più povero.
Cenammo in hotel - buone le pietanze indonesiane, ma ripetitive e meno saporite rispetto al cibo thailandese mangiato a Singapore - e andammo presto a dormire dopo un'oretta di relax a bordo piscina (finalmente un po' di vacanza).
Il giorno dopo guidammo fino agli affascinanti templi di Borobudur e Prambanan, insiemi d'imponenti edifici buddhisti costruiti nel verde 1300 anni fa.
Tempio di Borobudur
Tempio di Borobudur
Sono mete turistiche relativamente frequentate, spesso parte degli itinerari dei viaggi organizzati, ma non è ancora turismo di massa e il contorno è molto rustico.
Tempio di Prabanan
Tempio di Prabanan
I templi meritarono la visita per l'imponenza dei monumenti, nonché per l'atmosfera mistica che raggiunse il top presso i meno famosi monumenti nei pressi di Prambanan, in particolare il palazzo di Rato Boku. In serata partimmo verso est, direzione Gunung Bromo, scontrandoci col peggior traffico del mondo. Era una strada a doppio senso, e per ogni corsia c'era una fila interminabile di veicoli scassati che si muovevano a trenta chilometri l'ora, mentre a bordo strada procedevano motorini carichi di banane, persone e sterpaglie.
Il nostro itinerario di viaggio rimase inevitabilmente rallentato. Dovemmo dormire nel più sporco motel per camionisti del mondo: era zeppo d'insetti, ma ci costò solo 4 euro.
Dopo 350 chilometri di strada trafficata circondata da baracche e case, finalmente arrivammo ai piedi del Vulcano Bromo. La strada saliva nella giungla, toccando villaggi e campi coltivati, fino al pittoresco villaggio di Wonokitri, a duemila metri di quota. Tra i tanti aggressivi venditori, trovammo un semplicissimo hotel e partimmo subito per la gita sul Vulcano Bromo. Avevamo letto che era preferibile l'alba, ma anche al tramonto fu fantastico, a bordo di una jeep con una guida poco anglofona ma simpatica.
Bromo Volcano
Vulcano Bromo - Si tratta di una montagna sacra per gli Indù.
Scendemmo nella caldera del vulcano, per poi inerpicarci a cavallo sulla vetta di uno dei crateri più recenti. Sbuffava fumo e zolfo a ripetizione.
Bromo Volcano
Vulcano Bromo - Una cavalcata ci condusse a uno dei crateri più recenti.
In jeep raggiungemmo poi un punto panoramico da cui ammirare il meraviglioso tramonto sulla caldera.
Bromo Volcano
Vulcano Bromo
Il mattino c'inventammo un casuale itinerario di viaggio in macchina nella giungla, incontrando occasionali villaggi di contadini, finché decidemmo inspiegabilmente di entrare a piedi in una scuola
Indonesia scuola
Scuola indonesiana - Entrammo in una scuola in mezzo alla campagna più remota: giocare coi bambini entusiasti fu un'esperienza unica.
Fu incredibile, perché maestri e alunni ci accolsero come extraterrestri, giocarono con noi, ridevano, ci chiesero l'autografo... Sembrava davvero l'incontro tra due mondi diversi. Altro che vacanza, ci sentivamo degli esploratori d'altri tempi.
Indonesia School
Scuola indonesiana
Dopo quell'esperienza entusiasmante continuammo verso sud sulle strade secondarie, che erano un piacere, tra giungla e villaggi. Trovammo un'indicazione per Sedangbiru, paese sul mare con palme e spiagge e barche di pescatori. A essere furbi, il nostro itinerario di viaggio in Indonesia si sarebbe dovuto fermare qui per una dozzina d'anni.
Sedangbiru
Sedangbiru, Java - Un minuscolo e pittoresco villaggio di pescatori che vede zero turisti stranieri.
Sedangbiru
Sedangbiru, Java
Seguimmo una strada lungo la spiaggia, ammirando l'oceano, delle lagune, la vegetazione sulle spiagge e un simpatico pescatore con la sua piroga.
Sedangbiru
Sedangbiru, Java
Poco più avanti, lungo la spiaggia, c'erano alcune casette. Speravamo ci fossero un albergo e un ristorante, un'idea di vacanza all'occidentale assolutamente al di fuori degli standard di Sedangbiru e dintorni. C'era invece soltanto un negozietto, il cui proprietario che soprannominammo Mowgli ci propose di cucinarci una grigliata di pesce, per poi farci dormire in spiaggia di fianco a un falò: accettammo subito!
Sedangbiru
Spiaggia presso Sedangbiru, Java - Questa spiaggia deserta era strepitosa.
La famiglia di Mowgli era cattolica e la sola abitante di quella zona. Non c'erano né turisti né altri indonesiani. Tra la cena, le chiacchiere a gesti e la notte in spiaggia, passammo una delle serate più incredibili non solo della vacanza, ma della nostra vita!
Mowgli
Il nostro amico Mowgli - Non lo ringrazieremo mai abbastanza per averci cucinato del buon pesce e per aver acceso il falò che ci ha tenuto caldo la notte, mentre dormivamo sulla spiaggia.
La notte in realtà fu abbastanza scomoda e umida, ma ci svegliammo in un posto magico, che esplorammo e ci godemmo per il resto della mattina: spero che queste emozioni emergano dal diario di viaggio. Mowgli ci propose di restare con lui, ma a malincuore gli dicemmo che dovevamo continuare il nostro insensato itinerario.
Sedangbiru
Sedangbiru
Sedangbiru
Sedangbiru
Guidammo verso Bali alloggiando in un hotel di lusso a 13 euro a testa a notte. Vacanza di lusso a prezzi economicissimi!
Il giorno successivo visitammo il Meru Bitiri National Park, ben fornito di giungla, scimmie e spiagge.
Meru Bitiri National Park
Meru Bitiri National Park
Qui facemmo anche un giro in battello sul fiume: un itinerario improvvisato di grande soddisfazione, tra mangrovie e spiagge e posti caratteristici.
Meru Bitiri National Park
Meru Bitiri National Park - Il viaggio su questo battello fu una vera avventura, con tanto di tentato ricatto.
Meru Bitiri National Park
Meru Bitiri National Park - Mangrovie.
Meru Bitiri National Park
Meru Bitiri National Park
Passata un'altra piacevole notte nell'hotel lussuoso ci dirigemmo verso Bali passando per la non memorabile città di Banyuwangi. Prendemmo il traghetto e raggiungemmo l'incredibile isola di Bali: spiagge, piantagioni di riso, templi indù e un traffico infernale ci accolsero.
Bali
Bali
Bali
Bali - Una cerimonia misteriosa sulla spiaggia.
Il nostro itinerario di viaggio in Indonesia in effetti fu spesso complicato dalla confusione sulle strade.
Raggiungemmo l'immensa e caotica città di Kuta verso sera. Dopo qualche ricerca trovammo un albergo adatto alle nostre esigenze (in centro, con parcheggio e a buon prezzo). La movida di Kuta era vivacissima.
A Bali decine di maestri di surf offrono lezioni e affitto tavola a buoni prezzi, così in quei giorni ci divertimmo tra le onde. Attraversammo l'isola verso nord, lungo un itinerario su stradine idilliache come ci si potrebbe aspettare da Bali. Il traffico qui non era più un problema mentre guidavamo tra risaie a terrazza, laghi e colline verdi.
Bali
Bali, terrazzamenti e risaie - Bali è un paradiso per il surf, ma anche l'entroterra è particolare e tipicamente asiatico.
Il giorno successivo volevamo fare snorkeling sulla barriera corallina dell'isola di Menjangan, che ha splendidi fondali e pesci colorati: per andarci, basta chiedere a qualche tipo con la barchetta.
Menjangan Island
Menjangan Island, Bali - Questa piccola isola subito davanti alle cose balinesi presenta splendidi fondali dove fare snorkeling.
Menjangan Island
Menjangan Island, Bali
Menjangan Island
Menjangan Island, Bali
In traghetto tornammo da Bali a Giava e passando sempre lungo splendide spiagge arrivammo a Surabaya.
Piroga, Indonesia
Piroga in Indonesia - Giava è una strana isola, che alterna traffico e baraccopoli a natura incontaminata e angoli paradisiaci.
Il traffico non era insopportabile come nella strada che avevamo percorso all'andata. Dall'aeroporto di Surabaya volammo a Kuala Lumpur con Air Asia e da qui verso l'Italia.
Si concluse così un'altra vacanza emozionante, un itinerario di viaggio casuale e migliorabile ma comunque molto soddisfacente. Per tirare la somme, come finale di tale diario di viaggio, direi che tra i luoghi meravigliosi descritti, certamente quelli che ci regalarono le emozioni più grandi furono i villaggi al di fuori degli itinerari turistici, visitati quasi per caso in assoluta libertà. Col senno di poi, si sarebbe dovuto spendere più tempo a vagare così tra terre sconosciute, magari riducendo alcuni pesanti spostamenti.
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