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La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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VENEZIA IN CANOA

Dal Canal Grande ai rii più angusti e nascosti, una visione della città sorprendente, un weekend di kayak davvero unico
Itinerari di viaggio, escursionismo, kayak e vela in Italia e nel mondo

Venezia è una città unica, tra le più affascinanti, famose e turistiche al mondo. Eppure, c'è un mezzo ideale per vederla da un punto di vista assolutamente originale: la canoa. Pagaiando tra i canali del centro, infatti, si può ammirare Venezia da una prospettiva davvero sorprendente (oltre che, ovviamente, meravigliosa). Invece di un giro in gondola di mezzo chilometro a cento euro, si può quindi vagare in kayak per decine di chilometri lungo i canali senza mai annoiarsi. Anche lo Stand Up Paddle è utilizzabile, ma meno piacevole perché l'acqua è davvero sporca e le manovre a volte complicate!
Ovviamente, bisogna essere canoisti esperti! Gli spazi angusti di certe parti della Serenissima e il traffico del Canal Grande e dei rii centrali di Venezia possono essere affrontati solo se si sa manovrare il kayak al centimetro.
Anzitutto, ecco una cartina della nostra gita canoistica (ovviamente approssimativa, i nostri zig zag sono stati molti di più e tanto indimenticabili quanto impossibili da ricordare con precisione):

Venezia in kayak, cartina
In kayak a Venezia, da Mestre a Murano per poi esplorare nel dettaglio i canali del centro città; cartina
L'itinerario
Partimmo da Mestre un sabato mattina, sulla costa di fronte a Venezia, a 4 km dal centro storico. Puntammo inizialmente Murano, perché i rii centrali di Venezia possono essere affrontati in canoa solo dopo l'una del pomeriggio del sabato (oltre che tutto il giorno domenica e dopo le 15 nei feriali).
Le prime pagaiate per Murano furono un assaggio di quello che ci sarebbe aspettato: splendidi palazzi sull'acqua e turisti che ci guardavano con un misto di invidia, simpatia e compassione. Credo che quel weekend fummo la seconda attrazione più fotografata di Venezia, dopo San Marco e prima del ponte di Rialto.

Tagliando velocemente i canali tra Murano e il cimitero e tra il cimitero e Venezia (bisogna essere abbastanza abili da non essere investiti da un motoscafo o da un traghetto), ci buttammo quindi nel centro di Venezia, rimanendo subito estasiati.
Venezia in canoa
L'evidente felicità e soddisfazione di chi attraversa Venezia in canoa:)
Venezia in canoa
Percorrendo i canali è possibile ammirare scorci irraggiungibili con le strade
Pagaiare seguendo canali a caso era davvero una gioia. L'unico difetto era l'acqua a dir poco sporca, su cui galleggiava di tutto e che spesso emanava cattivi odori. Così, oltre che a Venezia ci sentivamo un po' anche sul Gange. Un'esperienza per animi sensibili all'arte e per stomaci forti.
La canoa ci portò nel quartiere di Cannaregio e verso San Marco, dove i palazzi divenivano sempre più belli e monumentali. Toccammo il Canal Grande, dove le onde provocate dai motoscafi e il continuo passaggio di traghetti rendevano la pagaiata meno piacevole rispetto ai rii minori di Venezia. In particolare, qui col SUP sarebbe davvero scomodo.
Le viste rimanevano superbe.
Venezia e Canal Grande in canoa Venezia e Canal Grande in canoa
Il Canal Grande, qui ripreso subito dopo il ponte di Rialto, è circondato da palazzi imponenti
Venezia e gondole dalla canoa Venezia e gondole dalla canoa
Seguendo le gondole in canoa, stando attenti a non disturbare e ammirando gli angoli più belli di Venezia
Arrivammo poi davanti a piazza San Marco, e fu una vera gioia.
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
C'infilammo sotto il Ponte dei Sospiri. Qui il traffico di gondole rendeva necessaria molta attenzione, pena l'essere riempiti di insulti. Infatti, nonostanti fossimo l'unica canoa presente in Venezia, sembrava che per alcuni gondolieri la nostra esistenza causasse enormi scompensi all'equilibrio della città. Noi manovravamo con attenzione e lasciavamo strada, e in effetti altri gondolieri ci salutavano in modo gentile... mah, c'è gente sempre nervosa, che devo dire, problemi loro!
Noi ci godemmo quelle fantastiche pagaiate tra alcuni dei monumenti più belli del mondo.
Venezia e piazza San Marco in canoa Venezia e piazza San Marco in canoa
In canoa davanti al Palazzo dei Dogi, a Piazza San Marco e a una fila di gondole
Venezia e Ponte dei Sospiri in canoa Venezia e Ponte dei Sospiri in canoa
Il Ponte dei Sospiri, accanto a San Marco, la zona più visitata di Venezia
A un certo punto facemmo un giro a piedi della città, e nel caos dei turisti notai come ormai visitare Venezia senza canoa mi sembrasse banale e limitato. Fui felicissimo di risalire sul kayak.
Vagammo per rii e canali, passammo sotto a Rialto, percorremmo quasi tutto il Canal Grande; infine, all'ora dell'aperitivo, "parcheggiammo" la canoa in un vicolo alle spalle di San Marco. Bevemmo qualcosa e poi cenammo in una trattoria stranamente quasi economica con le specialità del posto: sarde in saor, baccalà, fegato alla veneziana.

Riprendemmo il kayak alle 10 di sera e attraversare Venezia in notturna fu emozionante. Eravamo in un canale un po' fuori dal centro più turistico quando passammo davanti a una fila di animatissimi bar. Ormeggiammo e scendemmo a terra per un drink.
Venezia di notte in canoa
Il fascino della pagaiata notturna per le vie del centro di Venezia...
Venezia di notte in canoa
Una volta ormeggiato il kayak, si può scendere elegantemente a bere una birra
Da Venezia solcammo poi per due chilometri le acque aperte della laguna dirigendosi verso l'isola di Campalto. Era mezzanotte, ma con le torce riuscimmo a farci un'idea dell'isolotto fino a trovare un punto dove approdare. Piantammo la tenda su un prato, di fianco a degli alberi e a una griglia per barbecue: a Campalto il campeggio era libero e quella sera non c'era nessun altro, ma c'erano evidenti segni che il posto fosse spesso frequentato dai campeggiatori.
Ovviamente, per una gita più tradizionale Venezia e dintorni sono anche pieni di hotel (lungo certi canali potete "parcheggiare" la canoa, con una certa cura e attenzione): cliccate qui per confrontare gli alberghi e trovare gli alloggi più convenienti.

Ci svegliammo il mattino dopo, visitammo breve l'isolotto di Campalto, caricammo la canoa e ripartimmo verso il centro di Venezia. Trovammo altri bellissimi rii da percorrere in kayak - credo che quel weekend pagaiammo per 50 km, ma non vedemmo certo tutti i canali.
Venezia in canoa Venezia in canoa
Dopo il campeggio a Campalto ci perdemmo con la canoa nei rii di Venezia...
Venezia in canoa Venezia in canoa
...in libertà, fotografando a caso gli angoli più affascinanti della Serenissima
Dopo un pranzo in cui provammo il baccalà mantecato con la polenta, riprendemmo la canoa e a metà pomeriggio lasciammo Venezia e rientrammo a Mestre, dove si concluse la nostra gita... un weekend davvero memorabile.
Riporto qui una cartina col dettaglio del centro storico e dei rii e canali che percorremmo in kayak - non è affatto precisa perché non avevamo gps, ma può dare giusto un'idea di quanti possibili itinerari si possano compiere nel centro di Venezia.
Venezia in kayak, cartina
Il centro di Venezia in kayak; cartina
Per chi è abituato a girare in kayak, Venezia offre ovviamente un ambiente completamente diverso e unico: provate! Non c'è acqua sporca che tenga, si tratterà pur sempre di una delle pagaiate più incredibili della vostra vita!

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Potete trovare altre foto di Venezia (e soprattutto a risoluzione più alta) in questa fotogallery:
Venezia in kayak
Tutte le foto dell'itinerario in canoa a Venezia

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