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GUIDA TURISTICA DEL PIANETA TERRA: UN'ESILARANTE AVVENTURA DALLA NAMIBIA ALLA LIGURIA
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Perché andare?
Non è
un’affermazione molto originale, ma chi va in Norvegia cercando
fiordi spettacolari e natura incontaminata rimarrà sicuramente
soddisfatto.
Quando andare? A meno
che non v’interessino gite in slitta e sci di fondo, si
consiglia l’estate. Nel sud anche la primavera non è male: a
Bergen piove 400 giorni l’anno (un’impossibilità statistica che
stupisce gli scienziati), ma aprile e maggio sono tipicamente
più asciutti. Il ponte del primo maggio, ad esempio, potrebbe
essere una buona occasione per visitare la città e i dintorni.
Come muoversi? Dall’Europa è facile raggiungere la Norvegia con un economico
volo low-cost (e, volendo, si può usare un volo interno per
spostarsi tra il nord e il sud). Una volta arrivati, consiglio
l’auto a noleggio per muoversi liberamente nella natura (il
traffico, infatti, non esiste). I mezzi pubblici sono efficienti
e costosi.
Quanto costa? La
Norvegia è un paese caro. Dormire e mangiare vi possono far
spendere rispettivamente 80 euro a notte (per una doppia "economica")
e 30 euro a pasto. Bar, supermarket e ostelli possono aiutarvi a
contenere il budget. L'auto a noleggio, se siete almeno in 2, vi
farà risparmiare rispetto ai mezzi pubblici.
Tenete a mente che nel quanto costa io tengo
conto di tutto il viaggio... dal mezzo per l'aeroporto di partenza alla bibita passando per pasti e souvenir.
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Dove andare? Bergen e
i fiordi. Itinerario di viaggio semplice ma spettacolare.
Altre destinazioni? Tutta la Norvegia, e in particolare la costa, merita d’essere
visitata alla ricerca di panorami paradisiaci. Capo Nord può
essere il punto d'arrivo di un ben più lungo itinerario di viaggio.
La Norvegia dovrebbe essere la meta di una vacanza lunga e vagabonda.
Questo paese, infatti, offre sconfinati panorami selvaggi e
migliaia di chilometri di strade tortuose che costeggiano fiordi
e scavalcano montagne. Tuttavia, si può avere un saporito
assaggio di Norvegia anche grazie a un conveniente weekend lungo e a un itinerario di viaggio piuttosto ridotto.
Da Oslo, dove noleggiammo l'auto, ci dirigemmo subito verso nord-ovest, alla ricerca
di panorami selvaggi. La prima meta della vacanza era Flaam, un
paesino situato sul fiordo di Aurland.
Lo raggiungemmo
guidando attraverso attraenti altipiani, su belle strade poco
trafficate. Incontrammo laghi semi-ghiacciati e foreste. Ci
rendemmo subito conto che viaggiare nella natura norvegese era
un vero piacere.
Se per dormire il
campeggio poteva essere una soluzione accettabile, mangiare era
ancora più difficile. Ci rendemmo conto che la movida di Flaam
era inesistente. Alle 9 di sera l’unico locale aperto era un bar
deserto, che stava comunque per chiudere, presso cui spendemmo
10 euro a testa per uno squallido tramezzino al tonno e una
birra. La nostra vacanza rischiava di profilarsi costosa. Di ristoranti manco a parlarne, o forse avevano già
chiuso. A discolpa dei norvegesi bisogna dire che non era ancora
piena stagione turistica.
Il giorno dopo ogni
sofferenza ci fu però ripagata. Flaam si trovava infatti in una
posizione fantastica in fondo a un ramo dell’Aurlandsfjorden.
Lungo il
percorso nel fiordo vedemmo montagne, cascate e villaggi
caratteristici. La Norvegia ha una superficie simile a quella dell'Italia, ma è in gran parte
disabitata, ma la cosa più interessante è che i suoi 3000 km di costa diventano
20000 se si tiene conto della sua meravigliosa sfilza di fiordi (oltre a isole e isolette).
Il viaggio in
cremagliera fino a Flaam fu l’ultima straordinaria parte di
quella giornata di contemplazione. Il treno si fermò
opportunamente in alcuni punti panoramici, lasciandoci
fotografare cascate e montagne. Ritornammo infine al campeggio,
dove prendemmo l’auto alla ricerca di un locale dove cenare.
Prima, però, raggiungemmo un bel punto panoramico sul fiordo,
sulla strada per Aurland, paesino poco distante da Flaam.
Il giorno dopo
lasciammo Eidfjord. Purtroppo eravamo alla fine del nostro breve itinerario di viaggio.
Erano 6 le ore d’auto che ci separavano da Oslo:
anche in quel caso non fu per nulla pesante guidare tra
altopiani innevati, laghi e foreste. Avemmo anche l’opportunità
d’ammirare la Stavkirke, una chiesa in legno dalle forme
davvero originali.
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