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DIARIO E ITINERARIO DI VIAGGIO A PAMPLONA E NEI PAESI BASCHI
In questa pagina, foto, informazioni e diario di viaggio per i Paesi Baschi visitati in camper!
(Trovate invece informazioni completissime a queste pagine sulle vacanze in Francia e
in Spagna, incluse tutte le destinazioni.)
INFORMAZIONI E CONSIGLI DI VIAGGIO PER PAMPLONA E I PAESI BASCHI
Perché andare?
Che domande! Per esplorare due dei più bei Paesi al mondo in assoluta libertà, improvvisando e senza
problemi di alloggio grazie al camper. E' una vacanza tranquilla che può diventare un viaggio
scalmanato, pieno di attività e di sorprese. Hendaye
Quando andare? Il festival di San Firmino cade nella prima metà di luglio, periodo per fortuna ideale
anche per visitare la costa dei Paesi Baschi e per l'intero itinerario di viaggio. Come muoversi? Furgone camperizzato o camper, fate voi!
Per noleggiare qui un'auto ai prezzi migliori per il vostro itinerario di viaggio consiglio assolutamente di
cercare e prenotare a questo link. Quanto costa? Ovviamente è un viaggio estremamente economico, se si ha il camper o se si affitta a poco.
Si parla di poche centinaia di euro, e tenete a mente che nel quanto costa io tengo
conto di tutto il viaggio... dal mezzo per l'aeroporto di partenza alla bibita passando per pasti e souvenir. Per un'idea sui prezzi degli hotel in Francia
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Dove andare? Un itinerario di viaggio tra Francia e Spagna offre l'imbarazzo della scelta, ma le mete
toccate in questa vacanza sono davvero consigliabili: Ardeche, Pamplona, San Sebastian, Bilbao, Hendaye. Altre destinazioni? Troppa scelta per rispondere in modo sensato, quindi scriverò cose insensate:
ppyqzzugbhks yayayayaaaaa budddububù. A parte gli scherzi, Spagna
dovete prima o poi visitare Tenerife, La Gomera e
La Palma, che sono tre isole delle Canarie diverse e bellissime.
Potete poi trovate altre idee di viaggio qui sulla Francia
e qui sulla Spagna.
Cartina dell'itinerario di viaggio in camper tra Francia e Spagna, toccando Pamplona e i Paesi Baschi
PAMPLONA E PAESI BASCHI: DIARIO DI VIAGGIO
Un venerdì sera di luglio lasciammo la Riviera Ligure e con smania e gioiosa
assenza di programmi partimmo in direzione Spagna a bordo di un
furgone camperizzato col tetto a soffietto. Dopo cinque ore di
noiosa autostrada tra Liguria e Costa Azzurra, ci fermammo ad
Aix-en-Provence quando era ormai l’una di notte.
Il mattino dopo, facemmo due passi nel grazioso centro città e ripartimmo presto,
alternandoci alla guida. Superammo Montpellier, Narbonne, Carcassonne, Tolosa, Pau… e di pomeriggio finalmente lasciammo
le autostrade e ci dirigemmo verso i Pirenei. Ci fermammo
nell’affascinante paese medievale di Saint-Jean-Pied-de-Port: da questa cittadina parte il lungo e intenso
Cammino di Santiago. C'erano molti turisti a visitare la sua bella
cittadella storica. St Jean Pied De Port - Questa cittadina pittoresca rappresenta un punto di partenza per il Cammino di Santiago.
Pochi chilometri dopo
arrivammo al Passo di Roncisvalle e quindi in Spagna. Scendemmo
verso Pamplona, che era la destinazione principale del nostro itinerario di viaggio nei Paesi Baschi. Erano le
sette di sera quando entrammo in città, accolti da immagini
surreali. Gruppi di centinaia di persone, tutte vestite di
bianco con cinture e fazzoletti rossi, ci attraversavano la
strada. Era infatti il primo giorno della settimana di festa di
San Firmino, quella raccontata da Hemingway nel romanzo Fiesta. Pamplona - San Fermin - Tutte le strade del centro di Pamplona si riempiono di gente, nella settimana di festa di San Firmino.
Parcheggiammo vicino
ad altri camper, in una vasta area, poco lontana dal centro,
dedicata ai viaggiatori vagabondi. L’igiene era qui un lontano
ricordo: la gente ubriaca dormiva nei prati, che erano pure i
bagni! Salimmo fino alle
mura di Pamplona e al suo centro storico. Era un autentico
sfascio. Vicoli pieni, gente ubriaca, musica alti, balli, odori
forti…
A Pamplona,
durante la settimana di San Firmino, tutte le mattine alle 8
viene tenuto l’encierro, la corsa coi tori. Era la prima domenica di festa, quindi c’era
parecchia confusione: baschi, turisti, corridori e rottami
ubriachi della notte prima. Per trovare un buon posto, c'eravamo dunque svegliati molto presto, alle 6. C’era gente
arrampicata ovunque. Molti erano in strada, dove correvano i
tori, per correre con loro e provare a toccargli le corna. La polizia cacciava di
malo modo dalla via quelli troppo ubriachi o chi indossava
uno zaino. La gente appollaiata sulle recinzioni veniva buttata
in strada. I tori apparvero
all’improvviso, imponenti e veloci, e qualcuno cadde per terra, senza gravi incidenti. Poco
dopo passarono delle mucche, correndo, ma nessuno le considerò.
Hashtag sessismo. La “Plaza de Toros” era la meta finale
della corsa. Nella confusione trovammo posto sulle ringhiere delle
gradinate. Pamplona - Plaza De Toros - Nell'arena di Pamplona si svolgono spettacolo tanto eccitanti quanto discutibili.
Le tribune erano
colme di spettatori che cantavano e urlavano, mentre quelli nell’arena
inseguivano i tori che a turno, uno per volta, venivano rilasciati nella Plaza de Toros.
Diverse persone nell'arena finivano gambe all'aria e a uno furono portati via i pantaloni, con gran divertimento del pubblico. Un toro di Pamplona - Un brutto momento per una persona, ma un gran momento per la folla.
Lasciammo l’arena e
il delirio continuò per la città. Feste e gente ad ogni ora. Fu
il momento delle processioni tradizionali di Pamplona, manifestazioni
insolite coi crocifissi che
s’alternavano a sagome che prendevano in giro vescovi e papi.
C’erano bande di musica religiosa e bande goliardiche, si ballava rideva e festeggiava. San Firmino - Per la città si svolgono curiose processioni.
Dopo pranzo tornammo
al pullmino e lasciammo Pamplona
dirigendoci verso San Sebastian, bella città basca sulla costa settentrionale della Spagna. Un’ora dopo eravamo
sulla bellissima baia della Concha, su cui si affaccia la città.
L’arco di spiaggia è frequentatissimo e chiuso da due promontori
e un isolotto. Girammo per il centro, fermandoci poi
sulla spiaggia della seconda baia di San Sebastian,
quella di Zurriola. San Sebastian - Probabilmente una delle migliori spiagge cittadine del mondo.
Cenammo con dei pintxos (ovvero le
tapas di San Sebastian), che sono gustosi piatti di assaggi, e dormimmo in campeggio. Il giorno dopo
noleggiammo tre canoe e
pagaiammo lungo le selvagge scogliere a ovest della città. Paesi baschi - Un giro in canoa può portare ad esplorare tratti di costa inabitati e scogliere spettacolari.
Fu un bell'itinerario di tre ore, sulla bella costa dell'Oceano Atlantico, in fondo al Golfo di Biscaglia. Kayak a San Sebastian
Per ammirare uno splendido panorama di San Sebastian bisogna andare sul Monte Igeldo. L’ingresso è a
pagamento e sulla cima ci sono un parco giochi e un immenso
hotel, ma ne vale la pena per la vista sulla baia della Concha. San Sebastian dal Monte Igeldo
Riprendemmo il nostro itinerario di viaggio in camper lungo la costa, verso ovest, ammirando begli scorci e belle spiagge, ma
anche cittadine rovinate da un’eccessiva cementificazione, come a Zarautz, che era però pure un
paradiso per i surfisti, col suo lunghissimo spiaggione. Paesi BaschiGetaria era
più piccola e caratteristica, col suo porticciolo. Zumaia
era molto costruita, ma affascinava per le vicine scogliere. Quando fu sera ci
fermammo a cenare a Mutriku, un caratteristico
paesino di pescatori con un orrido grattacielo in
mezzo.
Dopo una notte in un parcheggio, ammirammo la bella spiaggia di Barreiatua, poco prima di
Ondarroa (sono tutte località dei Paesi Baschi, lo giuro, non sto inventando nomi a caso). Flyboard
Continuammo poi la vacanza lungo la
tortuosa strada sul mare. Ora la costa era più selvaggia, priva
di spazi dove costruire e rovinarla. Quando arrivammo in vista
di Lekeitio ci fermammo ad ammirare un bel panorama. Lekeitio - Una bella cittadina sul mare con possibilità di surfare.
Parcheggiammo e iniziammo a camminare in un
bosco prima e su un ampio prato verde poi, scoprendo angoli di
paesaggio davvero notevoli, tra i più belli del nostro itinerario di viaggio nel nord della Spagna. Lekeitio sembrava una bella
cittadina, molto costruita, ovviamente, ma non rovinata. Lekeitio
Davanti alla spiaggia c’era un isolotto
collegato alla terraferma da una lingua di sabbia. Andammo a
visitarlo, ma presto la marea iniziò a salire e ci affrettammo a
tornare indietro. Si potevano affittare tavole da surf e da SUP. Isola di Lekeitio
A metà pomeriggio
riprendemmo il camper e in autostrada arrivammo
fino a Bilbao, una delle città
più grandi dei Paesi Baschi, ma fu sorprendentemente semplice arrivare in centro e
parcheggiare a due passi dal Guggenheim Museum. Museo Guggenheim di Bilbao
Questo originale
edificio, costruito nel 1997 per ridare lustro al lungofiume di
Bilbao, è uno dei massimi esempi di architettura moderna. Le curve
delle sue pareti di lamiera hanno forme sorprendenti e
riflettono la luce del sole e i colori cangianti del fiume. Bilbao - Una città con una sua storia, ma moderna e vivibile, da visitare.Museo Guggenheim di Bilbao
Bilbao era una bella città, ben tenuta, ricca, che
coniugava storia e modernità. BilbaoBilbao - Un posto originale per il SUP.
C’erano numerosi
ristoranti che offrivano menù tra i quindici e venticinque euro.
Scegliemmo quello che ci attirava di più e cenammo all’aperto,
in un vicolo vivace, sentendoci proprio in vacanza, e a Bilbao per di più.
Il mattino dopo guidammo fino a
Zarautz, dove affittammo due tavole da surf. Lasciammo la
gigantesca spiaggia e guidammo fino a Pamplona. Arrivammo verso
le 5 del pomeriggio con l’obiettivo d’assistere alla corrida.
Infatti, tutte le sere alle sei, durante la settimana di San
Firmino, i tori che hanno corso al mattino nell’encierro vengono
uccisi nella Plaza de Toros. In linea di principio, non
approvavamo lo spettacolo, ma volevamo farci un’idea di persona.
Essendo una sera infrasettimanale c'era un po' meno confusione, ma per trovare i biglietti
dovemmo affidarci al bagarinaggio, spendendo tra 20 e 35 euro a testa. Corrida - Lo spettacolo nell'arena è crudele, ma in parallelo si svolge uno spettacolo follemente divertente sugli spalti: il pubblico spagnolo impazzisce letteralmente tra alcol, cibo, scherzi e canzoni.
Per un itinerario di viaggio nei Paesi Baschi la corrida è imperdibile,
ma fu anche uno spettacolo crudo, in cui il toro era affrontato a turno dal picador, un cavaliere
con una lunga lancia, dai
banderilleros, che gli correvano incontro
e gli infilzavano le banderillas nel collo, dai peones, che coi drappi stancavano e distraevano il toro,
e infine dal matador. Era lui, ovviamente, il centro dello spettacolo della corrida. Pamplona - Corrida
Tuttavia, questo non era un bravo matador: mancò il colpo finale con la spada varie volte e venne fischiato dal pubblico.
Alla fine, il povero toro fu ucciso da uno dei peones. Fu uno spettacolo per noi impressionante, ma il pubblico sugli
spalti beveve e mangiava e rideva e cantava e festeggiava in un bellissimo delirio collettivo.
Ci furono poi altri 5 tori, con matador più o meno bravi, ma noi preferimmo concentrarci sul simpatico pubblico festante.
Lasciata la corrida continuammo la vacanza nei Paesi Baschi caratteristici girando per Pamplona. Le strade del centro
erano sempre in festa.
Il giorno dopo, invece, abbandonammo i Paesi Baschi
iberici e ci fermammo a Hendaye, in Francia, subito dopo il
confine. Hendaye - La parte francese dei Paesi Baschi presenta paesaggi notevoli.
Qui facemmo una camminata verso la
costa selvaggia a est della città. L’ampia baia era infatti
chiusa da un piccolo promontorio verdeggiante dalle pareti
scoscese. Continuando a piedi dalla lunga spiaggia fino a sotto
le scogliere incontrammo paesaggi magnifici. Hendaye
A un certo punto decidemmo di
salire ripide tracce di sentiero fino alla cima delle scogliere.
Qui incontrammo sentieri battuti e prati verdi. C’era una
splendida vista. Hendaye
Concludemmo il nostro giro ad anello tra mare e colline e ripartimmo. Guidammo
fino alla vicina St Jean de Luz, dove trovammo posto in
un bel campeggio sul mare, ci tuffammo nell’Atlantico, che quel luglio era
particolarmente caldo, e camminammo
per il caratteristico centro di Saint Jean de Luz. Saint Jean De Luz - Una cittadina attraente piena d'ottimi ristoranti di pesce.
C’erano
numerosi turisti che affollavano i ristoranti. Ne scegliemmo uno
in base ai menù a prezzo fisso. Mangiammo conchiglie e lumache e
cozze di primo e una ricca zuppa di pesce di secondo. Dopo la
mousse al cioccolato, ci alzammo da tavola soddisfatti: una cena
più tipicamente francese non era possibile. Il mattino dopo ci
svegliammo con la prospettiva di guidare per parecchi chilometri.
Volevamo fermarci a Biarritz per una pausa, ma a causa
dell’intenso traffico non trovammo parcheggio. Allora,
all'insegna della più folle improvvisazione dell'itinerario,
salutammo i Paesi Baschi, prendemmo l’autostrada e andammo in
Camargue, distante 570 chilometri. Dopo sei ore d’auto
trovammo facilmente posteggio, a Saintes Maries de la Mer. Saintes Maries de la
Mer è una bella cittadina sul mare, molto particolare con le sue
case bianche. Vedemmo tra l'altro diversi cavalli: tra le maggiori attrattive turistiche
della Camargue ci sono le cavalcate sui sentieri, tra le paludi e i
fenicotteri rosa. Camper in Camargue
Dopo avere dormito in un posto appartato, ci svegliammo in
un bel paesaggio paludoso, tra specchi d’acqua stagnante e
tranquilli fenicotteri. Vagammo per un po’ per quel
caratteristico panorama della Camargue, quindi continuammo il nostro viaggio nell'Ardèche...
di cui parliamo qui, con informazioni, foto e diario di viaggio sulla discesa in canoa dell'Ardeche.
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