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La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno

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KIRGHIZISTAN

Montagne impressionanti, laghi blu, animali ovunque! E gente super ospitale
Itinerari di viaggio, escursionismo, kayak e vela in Italia e nel mondo

Viaggiare in Kirghizistan

Il Kirghizistan è uno dei paesi più fotogenici al mondo. Il mio itinerario di viaggio, le foto e il diario di viaggio sotto vi aiuteranno a organizzare una vacanza in questa splendida nazione fuori dai circuiti turistici. Potete inoltre trovare informazioni generali e superesaustive per le vacanze in Kirghizistan qui.
Il Kirghizistan si trova in Asia Centrale, a sud del Kazakistan. Faceva parte dell'Unione Sovietica, ma per i paesaggi e per la popolazione la vicinanza con la Cina è evidente. I Kirghizi hanno infatti lineamenti orientali, la pelle piuttosto scura, e vivono tra imponenti montagne che rompono con le piatte distese della steppa russa.

Bambini in Kirghizistan presso Song Kul
Bambini del Kirghizistan a 3000 metri di quota, in posa dopo averci scroccato dei biscotti
Le meravigliose montagne sono le protagoniste di un itinerario di viaggio in Kirghizistan, anche perché è lo stato al mondo più lontano dal mare. I turisti occidentali sono ancora pochi, mentre i turisti russi e kazaki d'estate si fanno notare soprattutto sulle rive del lago Issyk Kul. Dopo anni di chiusura e tensioni, il governo ora sta puntando molto sul turismo e ha eliminato la necessità del visto per parecchie nazionalità, tra cui quella italiana, quindi il numero di vacanzieri potrebbe aumentare!
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
I viaggiatori in Kirghizistan incontreranno un paese piuttosto povero, ma con gente davvero ospitale (è difficilissimo rifiutare una tazza di tè offerta da un kirghizo!) e una capitale (Bishkek) in rapido sviluppo. Un itinerario di viaggio in Kirghizistan può essere inserito abbastanza facilmente in una vacanza più lunga che tocchi anche Uzbekistan, Tajikistan o Kazakistan.
Le montagne di Altyn Arashan, Kirghizistan
Le bellissime montagne di Altyn Arashan, poco lontane dal lago Issyk Kul, d'estate sono un paradiso per il trekking

Quando andare in Kirghizistan

A meno che non vogliate godervi le piste di una delle stazioni sciistiche del Kirghizistan, l'estate è stagione giusta: temperature ideali e sole quasi sempre presente. D'inverno è troppo freddo, ma anche nelle mezze stagioni le molte strade chiuse per neve limiterebbero il vostro itinerario di viaggio.

Destinazioni principali

La capitale Bishkek è sorprendentemente animata e moderna, ma viene di solito usata solo come punto di passaggio.
Il grande lago di Issyk Kul è il "mare" kirghizo, anche se si trova a 1600 metri di quota. Rappresenta la zona turistica più frequentata, con paesaggi unici e diversi (dal brullo Skazka Canyon alle montagne verdeggianti) e qui la città di Karakol è un punto di partenza ideale per degli esaltanti trekking.
Il laghetto Song Kul, a 3000 metri, è un gioiello incastonato in fantastici paesaggi. Osh, nel sud, è una città caratteristica circondata da montagne memorabili. In generale, in Kirghizistan c'è una scelta infinita tra paesaggi naturali davvero fotogenici e con un'auto a noleggio qualsiasi strada sterrata può regalare avventure ed emozioni.

Una vecchia Lada tra le capre in Kirghizistan
Una vecchia Lada tra le capre nella campagna del Kirghizistan

Come viaggiare in Kirghizistan

Fino al 2014 era quasi impossibile noleggiare un'auto senza conducente. Ora si può, e non è così difficile guidare in Kirghizistan, perché fuori dalla capitale il traffico è davvero limitato. Ovviamente l'auto a nolo dev'essere una jeep, perché le strade sono per lo più sterrate. La patente italiana è sufficiente. Un problema noto, da queste parti, è la corruzione della polizia, che potrebbe inventare delle scuse per accusarvi di una qualche infrazione e quindi chiedervi una mazzetta di una cinquantina d'euro. A noi non è capitato: anche i poliziotti alla frontiera col Kazakistan sono stati gentili e onesti. L'auto a nolo permette ai turisti di completare in pochi giorni un itinerario di viaggio che altrimenti richiederebbe settimane, senza contare la possibilità d'inoltrarsi in posti splendidi fuori dagli itinerari battuti.
Se il vostro obiettivo è il trekking, potete invece considerare l'utilizzo, ben più economico, di mezzi pubblici, taxi e autostop (diffusissimo). In Kirghizistan, infatti, ci sono diversi splendidi trekking di più giorni che attraversano meravigliose catene montuose. I punti di partenza e di arrivo di questi itinerari sono spesso in vallate differenti, quindi in tal caso per i viaggiatori conviene avere già restituito l'auto a noleggio.

Costi di un viaggio in Kirghizistan

Il paese è (per ora) molto economico. Nelle yurte, le tipiche tende fisse dell'Asia Centrale, una notte in mezza pensione costa circa 13 euro a persona. Ovviamente è un'accomodazione a dir poco spartana, e il bagno non è più che un buco nel terreno in mezzo alla prateria, con due pezzi di lamiera intorno. Il noleggio auto è, nel caso, la parte più costosa del viaggio (50-60 euro al giorno per una jeep discreta, e comunque datata almeno una quindicina d'anni). Mezzi pubblici e taxi hanno prezzi davvero stracciati per un turista occidentale.
Il volo dipende molto dalla stagione: nei periodi più cari non dovreste superare i 700 euro A/R dall'Italia, ma vi può andare molto meglio, attorno ai 400 euro (non ci sono voli diretti, si vola via Istanbul con Pegasus o Turkish o via Mosca).

Cammelli sul lago Orto Tokoy in Kirghizistan
Cammelli sul lago Orto Tokoy

Pericoli e contrattempi

Il Kirghizistan ci è sembrato un paese molto sicuro. Ovviamente i pericoli sono legati più che altro ad attività come trekking in posti sperduti, alpinismo, equitazione. Bisogna fare attenzione anche al mal di montagna, in Kirghizistan si superano spesso i 3000 metri. Girare in auto è relativamente più pericoloso che in Occidente, ma il fatto che ci sia meno traffico semplifica la vita. Le jeep datate sono una possibile fonte di guasti e contrattempi (tra l'altro d'estate vengono affittate tutte con discreto anticipo). Sapere parlare il russo aiuterebbe molto in certe circostanze e ad esempio in caso di guai come la famigerata corruzione della polizia (problema che a noi non è apparso). Noi non abbiamo avuto nessun contrattempo con la popolazione locale, anzi gentilissima, durante il nostro viaggio, anche se pare che nel sud del paese siano più propensi a raggirare i turisti.

Informazioni pratiche sparse

La moneta locale è il Som (1 euro = 78 Som nell'agosto 2018) che può essere cambiato nelle principali città in modo più conveniente presso le banche. Bisogna fare attenzione al fatto che nel centro del Kirghizistan la bellezza della natura è anche dovuta alla quasi totale assenza di banche e ATM. Nel nostro itinerario di viaggio ci è capitato di trovarci a corto di soldi: in tal caso, dopo un po' di insistenza bar o yurte hanno accettato gli euro come pagamento, cambiandoceli. Per mangiare si trova quasi sempre qualche economica locanda che propone immancabilmente montone con verdure. La benzina costa circa 40 centesimi/litro (invidia). Tutti fanno l'autostop, è un modo normale di viaggiare: se avete l'auto a nolo, potete approfittarne per conoscere gente; se girate coi mezzi pubblici, potete trovare qualche auto che vi carichi. Noi abbiamo accompagnato kirghizi e turisti.
Per "navigare" utilizzate Google Maps, scaricandovi le mappe offline: meglio di qualsiasi navigatore.

DIARIO DEL VIAGGIO IN KIRGHIZISTAN

Per il nostro viaggio in Kirghizistan avevamo prenotato il volo per Bishkek, optando per lo comodo scalo a Istanbul piuttosto che a Mosca per evitare il problema del visto. Avevamo inoltre noleggiato una jeep via internet. Per il resto, come sempre, andavo all'avventura senza altre prenotazioni.

Viaggio on the road in 4x4 in Kirghizistan
Il fascino di un viaggio on the road in 4x4 in Kirghizistan... bei paesaggi, libertà, sterrati e poco traffico!
Ritirammo l'auto a nolo al Manas Airport di Bishkek e partimmo verso Suusamyr. Ci dirigemmo verso il lago Song Kul (Kul vuol dire lago). Fu un viaggio lungo, di quasi tutta la giornata, ma attraverso paesaggi clamorosi. L'auto noleggiata si comportò benissimo.
Viaggio on the road in Kirghizistan
Montagne colorate lungo la strada dopo Suusamyr!
Suusamyr è un villaggio tranquillo, dove c'imbattemmo in una processione su una collina. Trovare un bancomat o un cambio fu impossibile per 200 chilometri, ma risolvemmo a Caek, dove potemmo così pranzare con montone e verdure e tè caldo - un classico per il Kirghizistan.
Uno splendido paesaggio kirghizo
Uno splendido paesaggio kirghizo incontrato lungo il nostro itinerario di viaggio on the road
La Guida Turistica del Pianeta Terra, di Simone Boragno
Un'impervia strada sterrata ci portò finalmente al Song Kul, meta del nostro primo intensissimo giorno di viaggio in Kirghizistan. Questo lago a 3000 metri di quota è circondato da prati verdi su cui corrono i cavalli e da montagne incontaminate.
Pecore sul lago Song Kul, Kirghizistan
Pecore, cavalli e bovini abbondano attorno al lago Song Kul

I pastori, qui, alloggiano nelle yurte, le tipiche tende dell'Asia Centrale, che si montano facilmente all'inizio della stagione estiva, quando si scioglie la neve. Tra le yurte dei pastori, alcune sono adibite all'utilizzo per i pochi viaggiatori. Per il resto, ci sono mucche, cavalli e pecore.
Yurte sul Song Kul, Kirghizistan
Un accampamento di yurte sul lago Song Kul. La yurta è la tipica tenda dei pastori dell'Asia Centrale
Il mattino dopo facemmo un giro a cavallo, da turisti in cerca di esperienza tipiche, poi ripartimmo sulla più comoda jeep seguendo bellissime strade sterrate tra le montagne. Proseguendo nel nostro itinerario di viaggio verso Issyk Kul, arrivammo a Kockor e, poco dopo, al lago di Orto Tokoy.
Lago di Orto Tokoy, Kirghizistan
Il lago di Orto Tokoy, non lontano dal più grande Issyk Kul
Camminammo verso la riva del lago e incontrammo dei cammelli, cui scattammo mille foto perché non ci aspettavamo di vederli in Kirghizistan.
Cammelli allo stato brado in Kirghizistan
Cammelli allo stato brado sul lago di Orto Tokoy
Quando arrivammo sull'enorme lago Issyk Kul iniziammo a percorrere la strada che lo costeggia a sud. Prendemmo presto uno sterrato frequentato da turisti russi verso Kyzyl Tuu, con cui arrivammo al Salty Lake, o Solenoye Ozero, un lago salato. Era un piccolissimo Mar Morto kirghizo dove si poteva nuotare e fare fanghi a poche centinaia di metri dall'Issyk Kul.
Salty Lake, o lago salato, in Kirghizistan
Il Salty Lake come dice un nome è un lago salato in stile Mar Morto, con tanto di fanghi, nelle vicinanze di Issyk Kul

Sul Solenoye Ozero ci sono delle yurte dove mangiare pesce di lago. Guidammo poi fino a Bokonbaev, dove trovammo un'economicissima sistemazione (come in tutto il resto della vacanza).
Da Bokonbaev prendemmo uno sterrato che s'inoltrava in una valle verde tra le montagne; visitammo un cimitero islamico (gli abitanti del Kirghizistan sono per lo più musulmani, ma in modo blando).
Cimitero islamico in Kirghizistan
Cimitero islamico in una valle alle spalle dell'Issyk Kul
Raggiungemmo quindi il "Birds of Prey Festival" organizzato qui ogni anno ad agosto dal CBT, l'ente del turismo kirghizo. Questo festival mostra ai viaggiatori tutte le peculiarità delle tradizioni del Kirghizistan. Rispetto al resto del paese, fu una manifestazione turistica, ma assai fotogenica, con giochi e cibo tipicamente kirghizi.
Vestiti tradizionali al festival di Bokonbaev organizzato dal CBT
Vestiti tradizionali al festival di Bokonbaev organizzato dal CBT
Furono particolarmente interessanti i giochi coi cavalli, come il wrestling e il kokboru. In quest'ultimo due squadre di uomini a cavallo si litigano una capra morta. Tale sport è diffuso anche in altri paesi dell'Asia centrale (in Afghanistan col più noto nome di Buzkashi) e assistere a una partita è stato uno dei momenti più caratteristici del nostro itinerario di viaggio in Kirghizistan!
Kokboru in Kirghizistan: gioco con cavalli e capra
Al festival si giocava anche al kokboru, una specie di basket a cavallo con un capra decapitata al posto della palla

Lasciammo il festival di Bokonbaev e ci dirigemmo verso lo Skazka canyon, o Fairy Tale Canyon per i viaggiatori stranieri (questi slanci anglofoni sul lago Issyk Kul dimostrano le serie intenzioni di apertura al turismo). C'incamminammo tra i pinnacoli colorati dello Skazka, e fu meraviglioso!
Skazka Canyon presso il lago Issyk Kul in Kirghizistan
Lo Skazka Canyon presso il lago Issyk Kul
Lasciammo lo Skazka Canyon nel tardo pomeriggio e andammo a Karakol, meta interessante per il suo mercato degli animali.
Il mercato degli animali di Karakol in Kirghizistan
Il mercato degli animali di Karakol si svolge la domenica all'alba
Il mattino dopo ci svegliammo quindi all'alba per ammirare migliaia di pastori con Lada o furgoncini scassati che vendevano, compravano o scambiavano mucche, pecore, tori, capre, e cavalli. Davvero spettacolare il mercato degli animali di Karakol, che si svolge tutte le domeniche.
Continuammo il nostro itinerario andando verso Altyn Arashan, una minuscola località di montagna in una valle sopra Karakol.
Parcheggiammo la jeep in un posto sicuro e in marshrutka (il bus kirghizo), ci dirigemmo ad Ak-Suu e da lì camminammo sotto la pioggia fino ad Altyn Arashan.
Vecchia 4x4 russa lungo la strada per Altyn Arashan in Kirghizistan
Vecchia 4x4 russa lungo la strada per Altyn Arashan
La camminata richiede circa cinque ore, ma nell'ultimo tratto fummo accompagnati da un camioncino 4x4 sovietico, tra i pochi mezzi in grado di cavarsela in quelle condizioni.
Altyn Arashan si trova a circa 2500 metri di quota: ci sono poche yurte e casette di legno, ma anche delle pozze termali, in cui ci scaldammo. Nelle terme e nelle poche guesthouse si fermano i pochi turisti, in genere appassionati di escursionismo o alpinismo.
Altyn Arashan in Kirghizistan
Uno dei tanti torrenti di Altyn Arashan
Il giorno dopo il sole tornò a splendere, come ci si aspetta da un viaggio in Kirghizistan in estate. Tra i vari itinerari di trekking di più giorni, noi dovemmo ovviamente optare per qualcosa di più breve, perché la sera volevamo rientrare a Karakol. C'incamminammo così lungo la splendida valle di Altyn Arashan, tra fiumi, cascate, cavalli che correvano liberi e ghiacciai sullo sfondo. Che escursione meravigliosa!
Pecore ad Altyn Arashan in Kirghizistan
Pecore ad Altyn Arashan
Rientrati ad Altyn Arashan, scendemmo ad Ak Suu su due cavalli disobbedienti, il momento più doloroso del nostro itinerario di viaggio, soprattutto per le parti intime sullo sconnesso sentiero, ma fu divertente!
Ad Ak Suu trovammo subito la marshrutka 350 con cui tornammo a Karakol e alla nostra jeep, con cui guidammo fino alla valle di Karkara, dove c'è un posto di confine (aperto solo d'estate) tra Kirghizistan e Kazakistan. La strada era un avventuroso sterrato in verdi paesaggi bucolici.
La strada della valle di Karkara che porta al confine col Kazakistan
La strada della valle di Karkara che porta al confine col Kazakistan
In qualche ora arrivammo alla dogana, un posto di blocco in mezzo al nulla: i poliziotti del Kirghizistan e quelli del Kazakistan ci controllare senza farci troppi problemi e da lì... il nostro itinerario di viaggio continuò in Kazakistan!

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Foto Kirghizistan
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